Ripresa, incerta ripresa

Ho ricominciato a correre, non certo "alla grande" ma è pur sempre un (nuovo) inizio!
Negli ultimi 10 giorni ho penato molto per recuperare un minimo di forma, ho rincorso letteralmente i km, ho provato a mettere insieme qualche allenamento di seguito...
Non mi sono fatto - e non mi faccio - illusioni: non sono più quello di una volta e sono l'ombra di me stesso (in ogni senso), però mi metto in gioco comunque.
Con una valigia di cartone, una scarpa ed una ciabatta, finalmente in questi giorni ho messo insieme due uscite che sono andate quasi come il previsto.
Non è certo un'impresa da fenomeni ma andare vicino al ritmo e alla distanza preventivata prima di partire vuole dire ritornare in un posto felice.
Allenarsi bene è un luogo conosciuto, anche più sicuro della gara che è estemporanea (sarà che in gara le soddisfazioni sono per me prossime alle zero), in cui ti senti a tuo agio mentre fatichi e sudi, perfettamente integrato.
Non chiedo di meglio. So bene che i miei ritmi non sono del campione, nemmeno dell'amatore, in questo momento non sono nemmeno i miei soliti (in)decenti.
Ma va bene così! Non voglio più confrontarmi con gli altri e forse nemmeno con me stesso. È paura questa e lo so bene, paura di tirare troppo la corsa e stare ancora male, ma come ho detto va bene così. Sarà difficile non essere perfettibili ed ambiziosi, tenterò.
Domani torneranno i dolori - oggi solo si fanno sentire meno - forse tornerà il male più oscuro e sottile e perverso. 
Non m'importa. 
Oggi sono nel mio spazio felice, con le scarpette ai piedi e la pioggia in faccia: corro nel vento e canto!

Commenti

  1. Io ne sono certo: hai ritrovato il tuo posto felice, tutto il resto verrà da sè

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  2. Grazie mille Andrea! Se solo questo dannato piede non continuasse a fare male... Speriamo bene, per lo meno lo stomaco se ne sta buono per ora.

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