Agosto e settembre on the road
Prosegue la preparazione tra alti e bassi: gli alti sono gli allenamenti estenuanti a cui stranamente riesco a fare fronte, i bassi sono i continui infortuni che hanno condizionato - e condizionano e condizioneranno - tutto il periodo.
Ho chiuso il mese di agosto con oltre 260 km sulle scarpe, non era mai successo prima. Se un anno fa mi avessero detto che avrei corso tanto e tanto intensamente, avrei dato del matto a tutti. Certo se non avessi trovato anche soluzioni sul tema di alimentazione e integrazione, che finalmente dessero un risultato accettabile nei confronti del mio fisico da capra, forse tutti questi km non sarebbero stati fatti a ritmi decenti... Ed in effetti non sono stati sempre decenti, ma pur sempre meglio degli anni passati.
Contemporaneamente ai benefici, sono arrivati subdoli infortuni - arrivavano anche prima se è per questo - che hanno limitato le uscite settembrine, limitandole al minimo indispensabile per tenere la condizione: mi domando a cosa serva andare avanti così, ma l'alternativa è non andare avanti affatto, e mi domando come sarebbe andata e come andrà se non dovessi costantemente pensare al dolore, alle fitte su ogni passo, alle creme e ai dottori, ai referti che dicono che non ho niente e alle mie gambe che non sembrano d'accordo.
È un continuo concentrarsi sul dolore, su come limitarlo durante il riposo, su come evitarlo correndo in questo o altro modo: il risultato è sempre quello che fermarsi o provarci non cambia nulla e che ad ogni sforzo in più, si ricomincia daccapo.
Sarà il mio destino, quello di combattere contro tutto, contro...anche contro me stesso!
Come finirà non lo so, ieri ho chiuso una settimana dura (80 km), risparmiando ogni passo per le tre settimane precedenti. Forse e probabilmente dovrò ripetere il tutto per il prossimo mese: chissà cosa combinerei se fossi sano solo la metà di così... L'enorme delusione è che i dubbi che volevo fugare con una preparazione tosta, rimangono e rimarranno per sempre.
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