36!



Cronaca di una corsa complicata, al termine di una settimana complicata dagli infortuni, finale di un mese complicato dagli infortuni.
Trattasi della settima 9 di 12 - più 8 precedenti e più altre 6 pre-precendenti, una roba da veri pazzi furiosi - di un programma "talebalbano" e leggermente invasivo, ma se non avessi avuti tutti questi dolori, l'avrei sopportato? Non lo potrò mai sapere... di certo fino alla suà metà si, dopo sono arrivate le mazzate.

Sveglio alle 5:20, mentre sale il caffè inizia anche a piovere: penso a quelli che sotto il diluvio vanno di canottiera, penso a Venezia 2012 e mi dico: "che sarà mai, una mantellina leggera e stai sereno!".
Pronti, via: alle 6 si parte, il primo km è un continuo adattamento della corsa ai dolori che mi aggrediscono ad ogni classico piè sospinto: passeranno mai? Boh
Nel frattempo piove sempre più forte, se non altro la
Cosa mi distrae dal male e dal continuo pensarci, solo che dopo 10 km sono completamente zuppo e sto meditando di andare a casa a cambiarmi o di posticipare il lungo a causa del dolore insieme alle calze umide...
Decido di continuare, anche se tutti i fattori mi fanno andare più piano di quanto volessi e di quanto riuscissi a fare prima di oggi: non mi lamento.
Ci sono minuti in cui il male si attutisce ed aumenta il divertimento, poi torna tutto come prima e non riesco a spingere: se non avessi problemi riuscirei a spingere? Oppure rimango la solita scarpa al di la delle scuse? Ai posteri...
Ridendo e scherzando si passa la mezza, i 25 ed i 28: per fortuna smette di piovere e mi asciugo. Non riesco proprio a cambiare passo e arrivare ai 30 diventa difficile e più lento dell'ultima volta che ci ho provato.
Divido mentalmente la strada che mi rimane da fare, così sembra di meno: il ritmo continua a calare e temo di non farcela con la testa. Arrivo a 250 metri dai 35 e mollo perché non ne ho più, è il muro!
Poi mi incazzo perché mi mancava un km e dovevo pure farlo "alla tergat" e allora riparto in apnea, finisco i 35 e ci piazzo i 36 in volata assurda (4:29).
Poi mi fermo e immagino di non poter fare nemmeno un passo: ovvio adesso arriva il conto.
Zombie senza appoggi stabili per il resto del giorno e per quelli a venire... e chissà quanti. Ai dolori pre-partenza, se ne aggiungono di nuovi (raffreddore e leggera influenza, per la pioggia o per la stanchezza, e mal di schiena...evviva).

Rimangono tutti i dubbi e le atroci paure che questo sport mi presenta e che non sono ancora riuscito a cancellare, forse non lo farò mai: sono all'altezza? sono capace? sono adatto? Forse no, ci provo lo stesso ma porto con me troppe incognite su quella linea di partenza, sperando per lo meno di non ritrovarmi ancora caludicante il giorno prima e dover rimandare tutto.
Ho ancora un mese per leccarmi le ferite, spendere altri soldi in visite e medicine, e tentare un recupero miracoloso... daje!

Commenti

  1. "Sei un GRANDE." Non uno di quei commenti di non corridori che ti prendono per pazzo perché fai TRENTA (???) kilometri... ma lo sei davvero.

    Anche io sono "pippa" come dici tu, allenamenti estenuanti, sveglie prestissimo, fatiche e dolori sempre... ma i risultati quando mi confronto con il cronometro o con altri sono sempre "sotto le aspettative"...c'è chi è avvantaggiato geneticamente, per costituzione o altro... per noi è così. Mi faccio sempre le tue stesse domande: sono all'altezza? sono capace? sono adatto?

    A me quello che aiuta e che mi fa svegliare due giorni dopo per un altra ripetuta o per un altro lungo (sapendo già quanto soffrirò e quanto sarà "lunga") è che sono un GRANDE, che sto facendo delle cose per il mio fisico audaci ed estreme... e che forse non sono "facilitato" come altri ma la soddisfazione di arrivare alla prossima maratona in fondo con il sorriso... sarà TUTTA mia! :-) ...anche se il tempo farà "schifo" per gli addetti ai lavori (anche amatori come noi)

    DACCI DENTRO E TIENI DURO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Maurizio

    RispondiElimina
  2. Ecco....mi sono commossa. Sono scema. Ma mi sono rivista in questa tua uscita, non perchè io abbia mai fatto TRENTASEIKM, il masismo, come sai, sono stati 21 e pure sofferti, ma perchè ogni volta che mi alleno per un qualcosa di importante, ogni volta che cerco di andare oltre la corsetta domenicale da 10 km, mi chiedo se posso davvero farlo. MIglioro poco e male (all'ultima mezza sono addirittura svenuta al 16), la velocità è quella di un bradipo nonostante le mielle e mille ripetute fatte e gli allenamenti a cui mi sono sottoposta senza mai saltare una sedutta, tedesca e cocciuta, nonostante non veda grandi risualti, nonostante glia cciacchi siano più dei trionfi...Ora sono ferma, chissà cosa mi sta succedeno, disturbo metabolico, sofrallenamento chissà...sono con te caro, un po' triste ma sempre con chi soffre come me :)

    RispondiElimina
  3. Maurizio e Chiara, avete i miei ringraziamenti di tutto cuore. Evidentemente noi non siamo come quelli che anche senza allenamento riescono comunque a fare meglio di noi, siamo combattenti e non numeri 10 ;)
    Sono felice di sapervi accanto a me è questo mi spinge a non mollare: anche io sono fermo ma aspetto con ansia di poterci riprovare.

    RispondiElimina
  4. mi piace "combattente"! :-)

    maurizio

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari