Aspettative di speranza
Si è in una buona posizione quando si ha a disposizione solo la speranza e non le aspettative.
Le aspettative sono difficili da dimenticare, da ignorare, soprattutto per uno che sulla carta ne dovrebbe avere: la teoria, nemmeno quella più ottimistica, prevederebbe per me non più di 3 ore e 45 minuti, la pratica decreta il continuo fallimento delle aspettative.
La speranza è più semplice: si spera di sorridere per tutto il tempo che ci vuole e finire una maratona, non importa quale esso sia, si spera di non stare male, si spera che dolori & sfighe per un giorno - uno solo - non si ingrugniscano sul sottoscritto, si spera di avere più forza del normale, più grinta e non solo testarda tenacia.
Le illusioni sono sempre troppe e non ce ne dovrebbero mai essere: occorre la spontaneità e la fantasia, l'incoscienza di non pensare, non aspettarsi e non sperare, ma solo mettere un piede davanti all'altro per tutto il tempo che ci va, sentirsi leggero e potente anche quando non è realtà, e godersela. Non è semplice per me, non lo è mai stato ma ci devo assolutamente provare, tanto più adesso che i continui intoppi e dolori mi ricordano ogni minuto cosa mi aspetta per quel giorno.
Sto preparando mentalmente la valigia per partire: voglia di correre, c'è! Voglia di farcela, c'è! Consapevolezza di non farcela quasi certamente, c'è! Dolori alla schiena, dolori alle gambe, dolori al piede maledetto, ci sono! Tutti! Stomaco inadempiente, dolorante, incontinente, c'è,c'è, c'è! Iinizio di allergie primaverili, manca... per adesso!
Insomma, è tutto pronto!!!
Sto preparando mentalmente la valigia per partire: voglia di correre, c'è! Voglia di farcela, c'è! Consapevolezza di non farcela quasi certamente, c'è! Dolori alla schiena, dolori alle gambe, dolori al piede maledetto, ci sono! Tutti! Stomaco inadempiente, dolorante, incontinente, c'è,c'è, c'è! Iinizio di allergie primaverili, manca... per adesso!
Insomma, è tutto pronto!!!
Ecco allora che mi immagino di parlare con la maratona, con il traguardo, con il Colosseo padre amorevole che mi vedrà partire e che - prima o poi, a sera probabilmente, si spera e ci si aspetta - mi vedrà ritornare da lui:
«di 10 coRse fatte te ne è riuscita mezza e dove c'è uno strappo non metti mai una pezza»
“sono un ragazzo fortunato perché m'hanno regalato un sogno, sono fortunato perché non c'è niente che ho bisogno, e quando viene sera e tornerò da te, è andata come è andata la fortuna di incontrarti ancora: sei bella come il sole a me mi fai impazzire”
Bellissimo Marco! Questa maratona vale la pena solo per leggere emozioni pure così! Sarà un grande momento.Comunque vada!
RispondiEliminaThank's
RispondiEliminaMarco, ogni volta che dai inchiostro alle tue emozioni ed alle tue sensazioni arricchisci le persone che leggono...
RispondiEliminaLa Maratona di Roma sarà la tua Maratona!
Troppo buono Andrea! Grazie e speriamo, non solo per me ;)
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