Celiaca





Ho sempre pensato che i celiaci avessero  un macigno sulla testa per tutta la vita è che se fosse successo a me, non avrei retto alla rinuncia di pane, pasta e tutto quello che è fatto di farina (quindi quasi tutto).
Quando mi hanno detto che mia figlia era sospettata, ho mandato tutti a quel paese: ma figuriamoci! Non ha nessun sintomo, non può essere!
Insomma negavo sempre, negavo tutto... Poi è arrivato il tempo della gastroscopia - guardate negli occhi che cadono vostra figlia di quattro anni, che piange e sviene sotto l'effetto dell'anestetico: ditemi se non ci starete male per giorni - e del responso definitivo: inutile negare.
È iniziato un periodo difficile, più per me (e per la mamma, ovvio) che per lei. Informarsi, capire, chiedere, decidere, provare provare provare...
In breve la situazione - per chi vuole saperne - è questa: la celiachia non è allergia, non è intolleranza (lo so, dovrebbe essere ovvio ma ho notato che non è così scontato per molti), è una malattia autoimmune.
Per fortuna non è la più pericolosa, ma è comunque in una categoria decisamente a rischio. Il glutine passa le membrane intestinali (cosa che normalmente non fa) e viene riconosciuto come elemento estraneo è attaccato dal sistema immunitario. Questo attacco causa il  rilascio di metalli e altre sostanze pericolose... Beh non mi dilungo e semplifico, se volete saperne di più sulle meccaniche c'è tutta la rete a disposizione, il risultato è un intestino rovinato è un rischio molto alto di contrarre altre simpatiche patologie (tiroidismo, cancro, diabete...).
Soluzione? Una sola, eliminare il glutine  dalla dieta per sempre! Dove sta il glutine? Ovunque perché è la molecola base della farina di frumento, grano, e molto altro cereali, quindi addio a pane, pasta, torte, pasticceria, pizza, birra, è molto che in teoria non sarebbe parente del glutine ma che spesso viene lavorato insieme alle farine quindi contaminato.
Il limite è parecchio basso - 20 parti su milione - quindi occorre molta attenzione a non sgarrare!
Per fortuna, o purtroppo, la celiachia non è una cosa tanto rara quindi sono arrivate sul mercato molte aziende che fanno prodotti senza glutine, per cui si può mangiare ancora - quasi - come le persone normali.

In Italia ho trovato 3 aiuti:
  1. Lo stato
  2. L'associazione nazionale celiachia
  3. Un paio di siti di quelli "giusti"

1 Stato (e Regione) fornisce un buono mensile da spendere per comprare prodotti senza glutine. Naturalmente siamo nel paese sbagliato per fare ogni cosa (e giusto per fare i furbi) quindi il buono non si può spendere al supermercato ma solo in negozi specializzati e farmacie. Quindi, per fare un esempio, un kg di farina o di pasta normale costa meno di un euro, un kg di farina senza glutine al supermercato costa circa 4 volte tanto e la stessa farina in farmacia (stessa marca ma venduta con due nomi diversi) costa 8 volte tanto!
Capite subito che quel Buono è abbastanza irrisorio.
Ps: pare che tra un anno comunque lo aboliranno! Ma si... Che ce ne facciamo? Tanto ci sono gli 80 euro finti pro-campagna elettorale...

2 esiste un'associazione celiaci italiana che aiuta con un sito ed una pubblicazione del prontuario con dentro i prodotti adatti ai celiaci: purtroppo i prodotti nel prontuario non sono tutti i prodotti certificati ma solo quelli di chi paga per essere sul prontuario stesso. Io la trovo un'incongruenza ma forse mi sbaglio io... O no?

3 il forum di "cucina in simpatia" e il blog (e due libri) di due delle loro autrici (Felix e Cappera a cui vanno i miei sinceri ringraziamenti): grazie ai loro consigli e alle loro ricette, si può ricominciare a cucinare senza glutine e fare cose buone, anzi ottime! E vi assicuro che per quanto riguarda il pane, l'assenza di glutine è un deterrente assoluto per tutto il processo.

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